Tre donne accomunate dall’amore per la natura hanno dato vita al loro sogno , che nella Tuscia punta tutto sull'agricoltura rigenerativa e sulla natura vista come luogo di scambio
Tre donne accomunate dall’amore per la natura hanno dato vita al progetto Selvatica per Natura. Si tratta di Federica Albanese Ruffo, agricoltrice, Silvia Grilli, panificatrice, e Sascia Trevisan, consulente di foraging. Le tre si sono riconosciute e unite nella Tuscia, un territorio che condividono per vita e lavoro.
Il loro progetto si basa sull’agricoltura rigenerativa e sulla natura vista come luogo di scambio, più che semplice fonte di approvvigionamento. Selvatica per Natura produce conserve, pesti, marmellate e biscotti, tutti confezionati con etichette disegnate da artiste, che esaltano l’immagine di corpi femminili non stereotipati. A loro si è poi aggiunta la fotografa milanese Giulia Bersani, che lavora su temi simili.
Federica Albanese Ruffo gestisce l'azienda agricola Matilde coltiva, situata a Bagnoregio, nella Tuscia viterbese. La sua è una fattoria di 3 ettari, dove si coltivano ortaggi e olio e si allevano animali da cortile. Ex architetta e attivista per la salvaguardia delle aree agricole pubbliche romane, Federica ha scelto l’agricoltura organica per ritrovare il contatto con la terra. La sua ispirazione per il selvatico si riflette nelle sue ricette, che combinano ortaggi e piante spontanee, e il nome del progetto è tratto da un verso di Alda Merini: “Io sono selvatica di natura, amo tutto ciò che mi tenta e non mi corrompe.”
Sascia Trevisan, 31 anni, è originaria di Calcata Vecchia, un borgo medievale circondato da boschi, da cui trae ispirazione per il suo lavoro. Laureata in Scienze Forestali e formatasi all’Accademia delle Arti Erboristiche di Roma, Sascia è consulente e formatrice di foraging, ossia la raccolta di piante selvatiche. Lavora con molti chef, insegnando loro come riconoscere e utilizzare le erbe selvatiche in cucina. In primavera e autunno si dedica alla raccolta, mentre in estate e inverno si concentra sulla trasformazione e formazione.
Silvia Grilli, originaria di Scansano e residente nel Viterbese, gestisce il Forno agricolo Lievicellule nel borgo toscano. Fa pane su ordinazione utilizzando grani antichi come Gentilrosso, Pieve e Andriolo, ma anche farro monococco e segale. Silvia valorizza la semplicità e la selvaticità degli ingredienti, integrando tecniche di foraging apprese da Sascia. Il suo primo prodotto a marchio Selvatica per Natura è il biscottone selvatico, fatto con miele, farina di grani antichi e olio EVO, e decorato con una composta di fichi acerbi e galbule di cipresso. Silvia ha anche sviluppato il progetto Auguralia, che si ispira ai pani rituali etruschi.
Attualmente, i prodotti Selvatica per Natura sono disponibili in piccoli numeri e possono essere acquistati presso i laboratori delle fondatrici o in mercati locali. Si trovano conserve e pesti come il pesto di basilico e santoreggia selvatica o il pesto di cavolo nero e menta, marmellate di castagne e resina d’abete, e sott'oli arricchiti con semi di saporitella, angelica o cumino dei prati. Tra le confetture, c’è quella di pesca e timo selvatico, mentre il pesto di bosco è fatto con una miscela di erbe selvatiche.