Un microbiscottificio nato da una raccolta fondi nelle Marche dà lavoro a 22 ragazzi con disabilità. Siamo stati nella cooperativa sociale che ha creato anche il "Diversamente bar" e il "Frollabus" che porta le colazioni alle persone
OSINO (Ancona). Oggi parleremo di un Microbiscottificio sociale in cui vengono realizzati biscotti deliziosi da parte di ragazzi e ragazze con disabilità. Ci troviamo nelle Marche, precisamente nella cittadella di Osino, in provincia di Ancona. Stiamo parlando di Frolla: un progetto che parla di tradizione, speranza e cura per il prossimo.
Frolla è un progetto che nasce a maggio del 2018 grazie ad una campagna di crowdfunding e ad una rete sociale d’impresa sul territorio di Ancona. Tante sono state le persone ad aver alimentato questo sogno dando vita a un laboratorio accessibile chiamato Frolla Microbiscottificio.
“Molto ha fatto l’amicizia tra me e Gianluca Di Lorenzo poiché abbiamo unito le nostre competenze per metterle a disposizione degli altri”- afferma Jacopo Corona per parlare di come è nato il laboratorio Frolla Microbiscottificio.
In meno di un anno il progetto dei due si converte in Cooperativa Sociale con un obiettivo ben chiaro: fornire a soggetti socialmente svantaggiati un percorso di inserimento lavorativo. Frolla è diventata una splendida cooperativa sociale che coinvolge ragazzi disabili stipendiati regolarmente. Il team è composto da 22 ragazzi con disabilità affiancati da 7 operatori con l’obiettivo di produrre insieme i biscotti “più buoni del mondo”.
Jacopo e Gianluca hanno dunque sviluppato il progetto Frolla basandosi su cose semplici. Hanno pensato al biscotto, quello fatto come una volta, con farine esclusivamente locali, della regione Marche. Quando si parla di Frolla, dobbiamo immaginare un tipo di produzione composta da materie prime rigorosamente “made in Marche” con una filiera a chilometro zero.
Jacopo e Gianluca si sono fatti seguire da pasticceri professionisti e hanno iniziato a sperimentare delle ricette, puntando alla realizzazione di un prodotto gourmet, che piacesse a tutti, ma soprattutto che valorizzasse il lavoro dei ragazzi.
Jacopo afferma che “la cosa particolare è stata aver preso le ricette classiche della biscotteria italiana, averle rivisitate e soprattutto rese accessibili rivedendo i processi, così da essere produttivi e ovviamente prestando attenzione ai gusti. Ad esempio del cantuccio abbiamo la versione invernale pera e cioccolato e quella estiva camomilla e albicocca”.
Inoltre hanno variato la produzione, pensando di affiancare alle confezioni di biscotti anche la realizzazione di bomboniere alternative da proporre al pubblico.
“Sulle bomboniere abbiamo cominciato reinventando la formula dei biscotti al posto dei confetti. Hanno iniziato a chiederlo i nostri clienti e per noi era un modo per differenziarci. Questo ci ha permesso di colmare un piccolo vuoto produttivo nella stagione estiva, meno incline al consumo dei biscotti”.
È evidente che Frolla quindi non vive dei classici processi di industrializzazione e non ha quindi una linea di produzione lineare: qui è il valore umano ad influenzare la produttività.
Oltre al laboratorio, è stato realizzato anche il “Diversamente bar”, che non è un semplice locale ma “una famiglia con un grande progetto”.
Presso il bar vengono proposte brioches fragranti riempite al momento dai ragazzi con marmellate, crema di nocciola, crema di pistacchio. Si possono ovviamente assaggiare anche i biscotti Frolla, i ciambelloni e i plumcake fatti dal team.
Molto interessante risulta essere anche un altro progetto: il Frollabus, il pulmino che porta la colazione alle persone. L’idea sbocciò durante la pandemia per l’impossibilità di tenere alzate le serrande del bar e proseguire l’attività.
Il pulmino, acquistato tramite una raccolta fondi, prese a girare per le strade e le piazze, le spiagge attrezzate, le fiere e i mercati della regione.
Jacopo a questo proposito spiega che “il Frollabus nasce con diversi obiettivi. Inizialmente per contrastare la situazione pandemica portando in giro la dolcezza e uscendo dalla comfort zone. Visto che le persone non potevano venire da Frolla, abbiamo iniziato ad andare noi da loro. In questi due anni grazie al Frollabus abbiamo implementato il servizio di colazioni aziendali. Sicuramente un investimento azzeccato”.
E come se non bastasse è nato anche Frolla Up, il primo master dedicato a chi vuole fare impresa nel sociale.
Le idee convertite in progetti di valore del team Frolla sono state e continuando ad essere grandiose, inclusive ed estremamente innovative.
Non a caso, Frolla Microbiscottificio si è aggiudicato il Premio del Cittadino europeo 2021 per la volontà di offrire opportunità di inclusione sociale e lavorativa a persone disabili.
Jacopo dice che per obiettivo nel breve termine c’è sicuramente il “voler aumentare il numero dei ragazzi”, mentre sul lungo termine “quello di replicare il nostro modello d’impresa”.
La ricetta del successo di Frolla? Condivisione, qualità e responsibilità e noi non potremmo esserne che grati.