Questi dolci naturali sono apprezzati sia come snack salutare sia come ingrediente principale in numerose preparazioni dolciarie
I fichi secchi calabresi rappresentano una delle eccellenze gastronomiche della Calabria, simbolo di una tradizione secolare che unisce sapore e cultura. Questi dolci naturali, ottenuti dal l'essiccazione dei fichi maturi, sono apprezzati sia come snack salutare che come ingrediente principale in numerose preparazioni dolciarie tipiche di una regione ricca dal punto di vista culinario, nonché famosa anche per i cibi piccanti.
La produzione dei fichi secchi in Calabria ha radici profonde, con una storia che si intreccia con le vicende economiche e sociali della regione. Già nel XVIII secolo, la coltivazione del fico era diffusa, in particolare nella provincia di Cosenza, dove i fichi stavano lentamente sostituendo altre colture come i gelsi.
L'economista napoletano Giuseppe Maria Galanti, nel suo "Giornale di viaggio in Calabria" del 1792, evidenziava come i fichi rappresentassero una delle principali esportazioni della provincia, insieme a olio e uve passe.
La varietà più pregiata utilizzata per l'essiccazione è il "Dottato", noto anche come "Ottato" o "Optato", che significa "desiderato". Questa varietà è particolarmente adatta all'essiccazione grazie alle sue caratteristiche organolettiche, che conferiscono ai fichi secchi calabresi un sapore unico e una qualità superiore.
I fichi secchi calabresi sono protagonisti di numerose ricette tradizionali, tra cui spiccano le "crocette". Questa preparazione prevede l'apertura dei fichi a metà, l'inserimento di una farcitura a base di noci o mandorle, scorza di agrumi e, talvolta, cioccolato fondente, per poi richiuderli e incrociarli a formare una croce.
Dopo la farcitura, i fichi vengono cotti al forno, ottenendo così un dolce dal sapore intenso e aromatico, tipico del periodo natalizio.
Un'altra preparazione tradizionale è rappresentata dai fichi secchi ripieni alla Sibarita. In questa ricetta, i fichi vengono farciti con un mix di gherigli di noce, mandorle, frutta candita e cioccolato fondente, per poi essere spolverizzati con cacao amaro e cannella.
Questi dolcetti, dal gusto ricco e avvolgente, sono un esempio della creatività culinaria calabrese nell'utilizzo dei fichi secchi.
Oltre alle preparazioni dolciarie, i fichi secchi calabresi possono essere consumati al naturale come snack energetico e salutare, grazie al loro elevato contenuto di fibre, vitamine e minerali. Sono ideali per chi pratica sport o come spuntino durante la giornata, apportando energia e nutrienti essenziali.
La versatilità dei fichi secchi calabresi li rende un ingrediente prezioso in cucina, capace di arricchire piatti sia dolci che salati, esaltando i sapori della tradizione gastronomica calabrese.
La Calabria vanta una tradizione dolciaria ricca e variegata, che riflette la storia e la cultura della regione. Tra le specialità più rinomate spiccano i mostaccioli, biscotti a base di miele e farina, spesso modellati in forme artistiche e consumati durante le festività.
Un altro dolce tipico è la pitta 'mpigliata, originaria di San Giovanni in Fiore, composta da una sfoglia sottile farcita con un mix di frutta secca, miele e spezie, arrotolata a formare delle roselline. Le susumelle, invece, sono biscotti speziati ricoperti di glassa al cioccolato, tradizioni.
Queste prelibatezze testimoniano la creatività e la passione dei calabresi per la buona tavola, arricchendo una cucina che spazia da sapori dolci a piatti salati, offrendo un'esperienza gastronomica autentica e indimenticabile talmente preparati nel periodo natalizio.