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Scopriamo insieme alcuni dei più celebri, come per esempio i fichi secchi ripieni e i famosi mostaccioli, che rappresentano veri simboli della tradizione
La Calabria vanta una tradizione dolciaria ricca e antica, caratterizzata dall'uso di ingredienti semplici e locali come fichi, miele, mandorle e spezie. I dolci calabresi tradizionali rispecchiano il patrimonio culturale di questa regione e sono spesso legati a festività o ricorrenze particolari. Scopriamo insieme alcuni dei dolci più celebri, come per esempio i fichi secchi ripieni e i famosi mostaccioli, che rappresentano veri simboli della tradizione calabrese.
Tra i dolci più noti della Calabria, i fichi secchi ripieni sono un'icona della tradizione, preparati soprattutto per le feste natalizie. La loro ricetta è semplice ma gustosa: i fichi vengono essiccati e farciti con ingredienti come noci, mandorle, scorza d'arancia o cannella, creando un perfetto equilibrio tra dolcezza e aromaticità.
Alcune varianti includono anche il cioccolato o un tocco di liquore per esaltare il sapore. Un tempo, i fichi ripieni venivano avvolti in foglie di vite prima di essere cotti, per una lunga conservazione e per un aroma ancora più intenso, mentre oggi si trovano spesso nelle tipiche “crocette” o piccole porzioni disposte a croce e spolverate di zucchero a velo.
Altro protagonista della dolciaria calabrese è il mostacciolo, dolce secolare originario di Soriano Calabro. Questi biscotti duri sono a base di farina, miele e acqua e, nelle versioni più tradizionali, vengono modellati in forme simboliche come cuori, cavalli, o pesci. Sono noti per la loro funzione anche rituale: infatti, venivano offerti come ex-voto o portati in dono durante particolari celebrazioni religiose.
I maestri "mastazzolari" calabresi sono famosi per decorare questi dolci in modo artistico, intagliando figure antropomorfe o zoomorfe che evocano l'antico legame tra cultura e religione. Grazie alla loro lunga conservazione, i mostaccioli erano ideali anche per i lunghi viaggi e rimangono oggi una delle espressioni più autentiche della pasticceria calabrese.
Oltre ai fichi secchi ripieni e ai mostaccioli, la Calabria offre una varietà di dolci tradizionali che raccontano la storia e le usanze del territorio. Un esempio è il torrone di Bagnara, prodotto IGP, nonché uno tra i dolci natalizi più apprezzati in tutta Italia, è famoso per la sua consistenza croccante e per l’uso di miele e mandorle locali.
Questo torrone, spesso preparato durante le festività natalizie, viene lavorato in forme rettangolari o a cilindro e può essere arricchito con cioccolato o zucchero caramellato, regalando un gusto unico e intenso che richiama la dolcezza del miele e la delicatezza della frutta secca
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Un altro dolce tipico sono i cannariculi (o cannarozzoli), piccoli cilindri di pasta fritta aromatizzata con vino o liquore e miele, che si trovano soprattutto nelle festività invernali. Dopo la frittura, i cannariculi vengono immersi nel miele o nel mosto cotto, assumendo un sapore speziato e caramellato.
Questo dolce è particolarmente diffuso nelle aree rurali e rappresenta un simbolo dell'autenticità della cucina calabrese, rispecchiando le tradizioni più genuine del territorio
La varietà dei dolci calabresi tradizionali è ricca e ogni provincia contribuisce con proprie specialità, conservando così un’eredità culturale che continua a essere tramandata di generazione in generazione.
Con un'origine radicata nelle tradizioni locali e spesso legati a celebrazioni, i dolci calabresi tradizionali rappresentano una fusione di storia, gusto e simbolismo. Perfetti per essere scoperti o riscoperti, questi dolci racchiudono il fascino e la dolcezza autentica della Calabria, una regione che valorizza la sua cultura anche attraverso il sapore.
