Chips e biscotti a base di insetti commestibili

La nostra intervista a Lorenzo Pezzato, AD di Fucibo, la prima azienda in Italia ad aver lanciato sul mercato alimenti a base di insetti. "Ricchi di proteine, facili da allevare, con pochissimo impatto ambientale. Vi spiego perché dovrebbero essere il cibo del futuro"


  • 08.12.2022

VICENZA. “La popolazione mondiale è in aumento, abbiamo bisogno di trovare velocemente fonti di proteine alternative che la possano soddisfare e che siano sostenibili per l'ambiente”. Parte da questa considerazione la nostra intervista a Lorenzo Pezzato, fondatore e AD di Fucibo, la prima azienda in Italia ad aver introdotto nel mercato enogastronomico alimenti a base di insetti commestibili. Per adesso l'azienda di Vicenza produce chips e biscotti a base di farina di camole, importandola dalla Francia per poi essere lavorata creando i propri prodotti già reperibili in alcune catene di supermercati e negozi. Per ora si tratta di chips e biscotti di mais arricchiti con questo tipo di farina che li rende più sostenibili e speciali dal punto di vista nutrizionale.

Lorenzo, come è nata questa idea?

“Sono cresciuto in una famiglia dove entrambe le nonne erano appassionate cuoche della tradizione e hanno trasmesso a figli e nipoti tutto l'amore per la cucina e le conoscenze che a loro volta avevano ricevuto, come un dono prezioso da tramandare. I tempi però cambiano e le tradizioni si evolvono, anche quelle in cucina. La popolazione mondiale è in aumento, abbiamo bisogno di trovare velocemente fonti di proteine alternative che la possano soddisfare e che siano sostenibili per l'ambiente. Questa consapevolezza e l'amore per la natura hanno suscitato l'interesso mio e quello del mio socio Davide Rossi per gli insetti commestibili.

Perché proprio gli insetti?

“La maggior parte delle persone non sa che gli insetti sono ricchissimi di proteine, facili da allevare, con pochissimo impatto ambientale. E vi dico, contro gli stereotipi comuni, che sono anche buoni da mangiare. Quindi abbiamo accettato la sfida di produrre ottimo cibo italiano usando tra i vari ingredienti anche la farina di insetti".

Tu sottolinei molto l'aspetto della sostenibilità...

“Perché è così. Gli insetti sono molto più efficienti degli animali che attualmente alleviamo, nel processare il cibo che assumono e trasformarlo in proteine. Per essere allevati hanno bisogno di poco spazio e poca acqua, si riproducono velocemente e il loro ciclo vitale comporta l’emissione di pochissimi gas serra. Gli insetti sono facilmente collocabili all’interno di un’economia circolare, dove fungono da veri e propri trasformatori di scarti alimentari in nuove e preziosissime proteine”.

Che valori nutrizionali hanno gli insetti?

“Le proprietà nutrizionali degli insetti sono diverse, dal momento che al mondo esistono svariate specie commestibili tra le quali scegliere. Inoltre, stando a numerose ricerche scientifiche, la composizione nutrizionale degli insetti è molto più interessante e completa di quella di altri animali. Gli insetti contengono tutti gli elementi nutritivi essenziali, soprattutto proteine complete, grassi, ferro e zinco. Le proteine sono uno dei nutrienti la cui richiesta é in aumento vertiginoso, e le proteine contenute negli insetti sono migliori di quelle contenute nella carne”.

In che senso?

“Una proteina completa contiene, nelle dovute proporzioni, tutti e nove gli aminoacidi essenziali che il nostro organismo non è in grado di produrre. Ciò significa che mangiare grilli, tarme e larve per esempio di punteruolo rosso è più salutare che consumare pollo o altra carne. Inoltre sembra che quelle fornite dagli insetti siano proteine più utili rispetto a quelle contenute in formaggi, uova e latte. Rispetto alla carne di altri animali quella degli insetti contiene anche meno grassi e colesterolo”.

Anche la FAO ha preso una chiara posizione in materia...

“Allevare insetti, secondo la FAO e gli esperti, contribuirà a fornire una soluzione al problema della fame del mondo, che attualmente riguarda 800 milioni di persone e non accenna a diminuire. E potrà rappresentare anche una valida alternativa contro il forte impatto ambientale che hanno alcune produzioni tradizionali di carne. Secondo un report delle Nazioni Unite, la produzione di 1 chilo di carne bovina comporta l’emissione di 150 chili di anidride carbonica; per produrre 1 chilo di proteine dai bachi da seta si stimano invece solo 15 chili di emissioni. E un discorso simile può essere fatto anche a proposito del notevole risparmio idrico”.

Tu parli anche di benessere animale oltre che per le persone...

“Allevare molti soggetti in spazi ristretti non è un sistema che può essere applicato indistintamente ad ogni specie e si capisce facilmente che molti bovini (o suini, polli, conigli) allevati in spazi chiusi e ristretti non possono che soffrire la mancanza di un habitat congegnale. Insetti come ad esempio cavallette e tarme della farina tendono naturalmente a vivere aggregati o ammassati in spazi ristretti, non venendo quindi sottoposti a un confinamento forzato e innaturale”.

Mangiare insetti può causare qualche tipo di problema sanitario?

“Non ci sono assolutamente riscontri di trasmissione all'uomo di malattie o parassiti causati dal consumo di insetti. Sono state segnalate reazioni allergiche che sono però comparabili a quelle nei confronti dei crostacei, mitili e acari”.

Con la vostra azienda siete stati i primi in Italia a credere in questo mercato. Come sta andando?

“Per ora produciamo chips e biscotti, prodotti studiati per avvicinare il consumatore a qualcosa di estremamente riconoscibile, riducendo al massimo l'effetto psicologico indotto dall'assaggiare gli insetti per la prima volta. La farina di insetto che utilizziamo insieme agli altri prodotti (rigorosamente bio e sostenibili) è creata con insetti allevati in EU appositamente per il consumo umano secondo la normativa europea. Siamo stati contattati dalle principali catene di supermercati, c'è molto interesse e stiamo iniziando ad essere presenti sul mercato. In futuro cercheremo di estendere le nostre creazioni di prodotti a base di farina di insetto e arrivare anche all'estero”.

Insomma, non c'è da rabbrividire a mangiare insetti...

“Assolutamente no, possiamo infatti consumarli in svariati modi. Si possono seccare e ridurre in polvere. In alternativa possono essere usati come ingrediente base per la preparazione del pane o di barrette energetiche. Oppure si può optare per biscotti e chips come stiamo facendo adesso noi. La cosa importante è assicurarsi di consumare solo ed esclusivamente insetti commestibili. Alcune specie potrebbero infatti contenere sostanze tossiche, specialmente quelle che si trovano allo stato selvatico”.

Per info si può visitare il sito www.fucibo.com


6 commenti

G
Geppi
17.01.2023

NO NON MI CONVINCE PER NIENTE! ANZI! SPIEGA UN SACCO DI PROPRIETÀ, MA NEMMENO UN ACCENNO AI DANNI CAUSATI DALLE SOSTANZE NOCIVE PER L'UOMO. SI INDICANO ALLERGIE AL PARI DEI CROSTACEI, SENZA EVIDENZE REALI SULL'USO DI INSETTI IN POPOLAZIONI NON IDONEE AL TAL CONSUMO. VERGOGNATEVI!!!

E
Enrico
16.01.2023

No, grazie.

f
flavio
15.01.2023

mangiatevi voi queste merde

D
Danai
12.01.2023

Behhhh....ne mangiamo mediamente circa 1/2 kg all anno mischiati in frutta e altro. Ben diverso visto che il nostro apparato digerente non prevede gli insetti, è l assunzione continua. La chetina ...che mi dice? Aumenterà la possibilità di sviluppo di tumori? Sa, è vero che granchi, gamberoni e altri fanno parte della stessa famiglia, ma non si mangia lo scheletro...solo la polpa. Quando riuscirete a togliere le feci e lasciare solo la polpa potremo ripensarci. Per il momento andare avanti voi....

A
Alessandro
10.01.2023

Mangiatevela voi quella merda!

W
Wonder
10.01.2023

Sono allibita...spero che le persone non caschino nell'ennesima trappola del " lo stiamo facendo per il vostro bene"...

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