Il gin che nasce sulle pendici dell'Etna

Volcano Etna Dry Gin è fatto con botaniche che nascono sul vulcano, a realizzarlo tre amici: Alessandro Malfitana, Diego Pollicina e Stefano Lo Giudice. Oggi lo esportano in 14 paesi con una produzione di 25mila bottiglie annue. "Un sogno realizzato, a chi lo beve facciamo vivere una esperienza sull'Etna"


  • 02.12.2022

PIEDIMONTE ETNEO (Catania). Raccontare in maniera autentica l'Etna e la Sicilia attraverso un gin, capace di racchiudere sapori e profumi di questa terra. Nel 2016 tre amici – Alessandro Malfitana, Diego Pollicina e Stefano Lo Giudice – durante una passeggiata sulle sciare del vulcano, maturano l'idea di creare il primo gin siciliano con un blend di diversi elementi autoctoni, che nascono proprio sulle pendici vulcaniche.

Il ginepro ovviamente, ma anche ginestra, nocciola, finocchietto selvatico e arancia amara. Dopo due anni e 67 prove ufficiali per trovare il giusto mix, nel 2018 lanciano a Piedimonte Etneo la prima bottiglia di Volcano Etna Dry Gin. Dopo quattro anni, passate anche le vicissitudini del Covid, Alessandro, Diego e Stefano il loro sogno lo hanno realizzato alla grande. Portano i sapori della loro terra in 14 paesi, producono 25mila bottiglie all'anno e il loro prodotto è ormai presente in tutto il circuito HoReCa.

“L'idea che abbiamo sempre avuto era quella di far degustare l'Etna in un gin – ci racconta Alessandro Malfitana, direttore della comunicazione e project manager – raccogliendo l'energia di un territorio antico come questo attraverso le sue botaniche. Volcano Gin porta con sé la lunga tradizione dei vini etnei e la esprime in un gin dal bouquet elegante, con carattere floreale e fruttato. Il nostro prodotto nasce dagli aromi della Sicilia vulcanica e permette di vivere un'esperienza sull'Etna, da gustare a piccoli sorsi”.

Il ginepro è la botanica di base del gin, raccolta sul versante nord del vulcano tra settembre e novembre. Dopo la distillazione dei cereali avviene l'infusione a freddo della nocciola, delle note erbacee del finocchietto, dell'arancia amara. La produzione è rigorosamente artigianale e realizzata a Santa Venerina nella più antica distilleria siciliana.

Sono due i gin prodotti da Alessandro, Diego e Stefano. Il classico Volcano Etna Dry Gin e il Volcano Etna Rosè Gin, nato dall'incontro tra distillato e vino. Il Rosè Gin infatti nasce dalla feccia dell'uva del Nerello Mascalese - uno dei più importanti esempi di coltivazione vinicola autoctona in Sicilia - che viene messa in maturazione insieme al gin base. “Per occasioni speciali inoltre realizziamo anche delle bottiglie ad edizione limitata – aggiunge Alessandro - la Volcano Etna Dry Gin dipinta a mano, che non è solo una bottiglia ma una vera opera d'arte e ogni pezzo è unico ed irripetibile, e la Volcano Etna Dry Gin Fluo, dai colori fluorescenti pensata appositamente per sfoggiare nei locali notturni”.

Attenzione alla qualità del prodotto e ricercatezza nel packaging, hanno permesso a Volcano Etna Dry Gin di vincere anche numerosi premi alla London Spirits Competition di quest'anno (la gara continentale dove gareggiano i liquori di tutto il mondo). Per esempio la versione Rosè di Volcano Dry Gin è stata premiata con la medaglia d'oro per il miglior packaging a livello italiano.

La freschezza del ginepro dell’Etna, la ginestra che regala un interessante contrasto tra dolce e amaro, la nocciola che porta rotondità al sapore. E poi il finocchietto selvatico che dona vigore alle note speziate e l’arancia amara per un tocco di fresca ed espressiva acidità. Volcano Etna Dry Gin è questo, un prodotto vero, genuino, ricercato, ben definito.

Dove anche l'estetica fa la sua parte. Il design delle bottiglie è elegante, studiato, così come il tappo che ha davvero una storia particolare. “Mossi dal concetto che ogni bottiglia del nostro gin porta l'Etna a giro per il mondo - conclude Alessandro – abbiamo pensato di realizzare un tappo speciale, fatto col materiale lavico del vulcano. Tutti i tappi sono lavorati a mano e unici nel loro genere, in questo modo è come se l'Etna viaggiasse su ogni bottiglia”.

Visita il sito www.volcanogin.com


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