Realizzato con erbe della Lunigiana è un omaggio alla lotta partigiana e simbolo di rinascita. Viene prodotto a Milano da operai che hanno perso il posto di lavoro e recuperato la loro ex fabbrica. Il sogno, adesso, è costruirci dentro un liquorificio
TREZZANO SUL NAVIGLIO (Milano). Si chiamava Maflow, era un'azienda di Trezzano sul Naviglio (Milano) che produceva componenti per auto. Dopo alcune controversie, dieci anni fa venne rilevata da un imprenditore polacco che delocalizzò la produzione lasciando senza lavoro 330 persone. Una storia come tante, purtroppo, ma questa volta con un finale diverso. La fabbrica viene occupata, autogestita dagli ex dipendenti della Maflow e nel 2013 nasce Ri-Maflow, la seconda vita di questa realtà trasformata in un incubatore economico-solidale con laboratori, botteghe artigiane, un centro che si occupa di logistica e molto altro.
In questo nuovo contesto, nel 2017 viene lanciato un progetto di crowdfunding per produrre un liquore particolare: l'Amaro Partigiano. Diecimila euro bastano per la prima produzione che nasce in collaborazione tra Ri-Maflow e il Collettivo Archivi della Resistenza che a Fosdinovo (Massa Carrara) gestisce il Museo audiovisivo della Resistenza e Ri-Maflow.
L'amaro è un omaggio alla lotta partigiana e in particolar modo all'azione dei partigiani in Lunigiana, la zona della Toscana attraversata dalla Linea Gotica durante la guerra. L'ingrediente principale di questo liquore è la castagna, che non a caso durante la Resistenza fu la principale fonte di sostentamento dei partigiani, essendone i boschi della Lunigiana ben forniti.
“Poi, tranne il chiodo di garofano che è l'ingrediente “migrante”, utilizziamo altri otto ingredienti tutti rigorosamente colti in questa zona – spiegano i partecipanti del progetto Amaro Partigiano – tra erbe, frutti e fiori che però preferiamo non rivelare. Quello che teniamo a sottolineare, come recita anche l'etichetta della bottiglia, è che il nostro amaro è “naturalmente di parte”. Significa che gli ingredienti che usiamo vengono raccolti schierandoci dalla parte dell'ambiente, prendendo quello che il bosco ci dà volta per volta, mese per mese, senza andare oltre al necessario, riducendo così l'impatto ambientale. Per questo ogni lotto di Amaro Partigiano che produciamo può avere un sapore diverso, in base appunto a ciò che il bosco ci offre in quel periodo”.
Così in etichetta oltre che l’anno troviamo riportato anche il mese di produzione. “Ciò ha un senso – aggiungono - perché l’Amaro Partigiano non usa correttivi e aromi aggiunti e il gusto rispecchia ciò che offre la natura. Non troverete per esempio il caramello o altri coloranti artificiali, ma solo le erbe citate più acqua, alcol e zucchero”. Un liquore che ben ci sta a fine pasto come digestivo e che attualmente sta avendo grande successo in Italia, dove la produzione è di circa 10mila bottiglie all'anno. Come detto gli ingredienti principali vengono raccolti in Toscana, poi sono portati a Milano per essere lavorati da un liquorificio.
“Al momento ci affidiamo ad una lavorazione conto terzi – spiegano ancora da Ri-Maflow – ma l'obiettivo è riuscire a creare un vero e proprio liquorificio sociale all'interno della fabbrica recuperata dove poter produrre anche gli altri liquori che già stiamo realizzando, come il Rimoncello, la Vodka Antisessista Kollontai e la Sambuca “Insorgiamo” fatta insieme agli operai della GKN di Firenze. I proventi che raccogliamo dalla vendita di Amaro Partigiano vanno a finanziare questo progetto, il Collettivo Archivi della Resistenza e tutte le attività di Ri-Maflow, dove in questi anni abbiamo creato posti di lavoro in modo equo e sostenibile in una realtà produttiva che era dismessa”.
L'Amaro Partigiano sta avendo sempre più successo. “Abbiamo presentato il progetto in tutta Europa e sono arrivate richieste da Grecia, Spagna, Francia e Croazia. Poi siamo riusciti anche a farlo sbarcare oltreoceano, in Argentina, dove ne abbiamo parlato al 'VI Incontro internazionale dei lavoratori e delle lavoratrici'. Il nostro prodotto, del resto, non è solo un liquore ma anche un veicolo per parlare dei temi della Resistenza e dell'antifascismo italiano ovunque andiamo”.
Dove si può acquistare l'Amaro Partigiano? “Principalmente lo vendiamo sul sito www.amaropartigiano.it, poi abbiamo una rete di vendita che lo vede presente in bar e pub di tutta Italia, oltre alle botteghe e altri spazi alimentari. Inoltre, chi interessato ad acquistarlo può scrivere una mail a fuorimercatopim@gmail.com per informazioni e sapere dove è il posto più vicino a casa propria dove poterlo trovare”.
salve vorrei fare un amaro a marchio amio tel 328 4831855
Complimenti per l'articolo, è una bella storia di solidarietà.