Il 4 aprile celebriamo la Giornata Internazionale della carota, omaggiando il suo ruolo fondamentale nelle ricette tradizionali italiane. Il sapore dolce e versatile delle carote le rende perfette come protagoniste di molte preparazioni culinarie. In questo articolo esploriamo alcune delle ricette italiane che ne esaltano al meglio il gusto e le proprietà.
L’insalata russa
L’insalata russa cambia nome al di là dei confini italiani. In Lituania è conosciuta come insalata bianca, in Germania e Danimarca come l'insalata italiana. In Russia, invece, prende il nome del suo creatore, Lucien Olivier. La sua prima versione, creata negli anni '60 del XIX secolo, non era esattamente russa né un'insalata. Composta da petti di pernici, quaglie e code di gamberi ricoperti da gelatina e maionese, con patate, tartufi, sottaceti e uova come decorazione, fu accidentalmente mescolata da un ospite, dando inizio alla fortuna dell'insalata russa. Dopo la morte di Olivier, vennero aggiunti altri ingredienti come la lingua di vitello e i cetrioli. Durante il regime sovietico, il piatto fu modificato con il pollo al posto delle pernici e le carote al posto del granchio, mentre caviale e capperi furono sostituiti con i piselli in scatola. In Spagna, durante il regime franchista, fu chiamata “la castigliana” per evitare riferimenti al comunismo. Alcuni credono che sia di origine italiana o polacca, ma la sua vera storia rimane avvolta nel mistero.
Il soffritto
Il soffritto è la base essenziale della cucina italiana: dona aroma, gusto e consistenza a numerose ricette. È composto da sedano, carota e cipolla tagliati a dadini e stufati in olio extravergine d'oliva. La parola deriva da "sotto fritto", indicando che il grasso non raggiunge alte temperature. La preparazione è semplice ma richiede attenzione. Le verdure vanno lavate, mondare e affettate con cura per ottenere una brunoise di piccole dimensioni. La cottura, lenta e prolungata per 10-15 minuti, rende il soffritto lucido, appassito e dorato.
La torta di carote
La cosiddetta carrot cake nasce in Inghilterra e diffusasi negli Stati Uniti, diventando un simbolo della pasticceria internazionale. Inizialmente viene usata per ovviare alla scarsità dello zucchero, dal momento che, durante il Medioevo, era considerato un bene di lusso, riservato alle classi più agiate e, pertanto, era limitato per la maggior parte della popolazione. In sostituzione venivano usate le carote, abbondanti e facili da coltivare: queste radici, grazie al loro elevato contenuto di zucchero naturale, si rivelarono un sostituto eccellente per dolcificare torte e pasticcini, senza per questo compromettere la consistenza o il gusto. Il primo documento storico che menziona l'uso delle carote in una preparazione dolce risale al 1591.
Ricetta
- 300 g di carote
- 300 g di farina 00
- 100 g di mandorle
- 150 g di zucchero semolato
- 2 uova
- 100 ml di olio di semi
- 1 baccello di vaniglia
- 20 g di lievito per dolci
Procedimento:
1. Pulire e grattugiare le carote, quindi schiacciarle bene per eliminare l'eccesso di liquido.
2. Tritare le mandorle e unirle alle carote grattugiate.
3. In una ciotola, montare le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso.
4. Aggiungere gradualmente le carote e le mandorle, quindi incorporare l'olio di semi e la farina.
5. Amalgamare bene il tutto, aggiungere il lievito per dolci e i semi estratti dal baccello di vaniglia.
6. Versare l'impasto omogeneo in una teglia precedentemente imburrata e infarinata.
7. Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 40 minuti.
8. Una volta cotta, lasciare raffreddare la torta leggermente e spolverarla con zucchero a velo prima di servirla.
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