ROMA. Se sei un vero romano, sai bene di cosa sto parlando: la rosetta! L'hai vista mille volte nelle vetrine delle panetterie, con la sua forma unica e il cappello sulla cima che la rendono riconoscibile ed inconfondibile, molto simile appunto ad una rosa. Ma non è solo l'aspetto a farla amare da tutti, è anche il suo interno: vuoto e leggero come una piuma, pronto ad accogliere la farcitura che più ti piace.
Sei alla ricerca di un posto dove gustare le migliori rosette farcite di Roma? Allora dovete assolutamente fare un salto in un locale che di questo pane ne ha fatto una ragione di vita: Zia Rosetta nel Rione Monti. Nato nel 2012, è il posto perfetto per coloro che amano la praticità dello street food ma non vogliono rinunciare alla qualità e alla ricerca degli ingredienti di qualità.
Zia Rosetta porta avanti una tradizine secolare a Roma, anche perché la rosetta sta sempre più diventando un pane introvabile nella capitale. La produzione della rosetta, secondo gli addetti ai lavori, è passata in tempi recenti da 50 chili giornalieri a 20. A produrre la rosetta sono rimasti per lo più solo i forni storici, situati nella maggior parte dei casi in periferia.
Questo iconico pane romano che, assieme alla ciriola ha caratterizzato il pasto e le merende di molte generazioni, merita di essere mantenuto come un "pezzo" iconico della storia di Roma e Zia Rosetta è il posto giusto.
Come si può facilmente evincere da nome “la protagonista indiscussa del menù è la rosetta, il famoso panino italiano che viene servito sia nel formato classico sia in formato mini" - ci spiega Caterina Ruggeri, responsabile comunicazione di Zia Rosetta - indistintamente farcita con i piatti della tradizione e i prodotti dell’eccellenza territoriale. Ma non solo: è possibile trovare anche una vasta scelta di proposte vegetariane e vegane, tutte declinabili in versione gluten-free.
La scelta degli ingredienti è il risultato di un costante e appassionato lavoro di ricerca da parte dello staff di Zia Rosetta. “Prediligiamo i prodotti del territorio che prendiamo da produttori locali. La costruzione di una grande ricetta, secondo noi, comincia dalla selezione di grandi materie prime che tentiamo di valorizzare attraverso ricette semplici e leggere, senza troppi grassi aggiunti”. Ma non è solo la qualità degli ingredienti che rende unici i panini di Zia Rosetta: la produzione artigianale del pane, realizzato a mano nel laboratorio interno, è la vera chicca.
Per quanto riguarda le proposte, il menù di Zia Rosetta vanta un’ampia offerta che segue la stagionalità dei prodotti, con una parte del menù fissa e una parte di special che variano a seconda della disponibilità stagionale. “Prediligiamo i prodotti di stagione, le cotture leggere, scegliamo di evitare la frittura ed utilizziamo con estrema cautela aglio e cipolla. Tra le più richieste, troviamo la rosetta Peggy Rockfeller farcita con prosciutto crudo, cialda di parmigiano croccante e melanzane grigliate; la Virgo ripiena di frittata, patate duchessa e pancetta croccante e l’Agnes con caciocavallo, scarola ripassata con noci olive e uvetta”.
Ma le proposte non si fermano qui: ugualmente apprezzate sono anche la rosetta Souvenir de Mme Lavinia farcita con hummus, pomodori confit e avocado, la rosetta Special Puntarelle Stracciatella con le puntarelle, la stracciatella e le alici; quella con pollo alla cacciatora e cicoria e la rosetta con frittata, carciofi alla romana e crema di pecorino.
Il sogno nel cassetto è quello di “portare la propria idea in giro per l'Italia, isole comprese - spiega ancora Cateria Ruggeri - per permettere a tutti gli italiani di godere del privilegio di assaporare la vera rosetta romana".
Insomma, se siete alla ricerca di un'esperienza gastronomica unica, non perdete l'occasione di visitare Zia Rosetta e scoprire il gusto autentico e l’amore genuino che fanno da padroni alla storica pagnotta romana.
FOCUS: ALCUNE CURIOSITA' SULLA ROSETTA ROMANA
A Roma generalmente i panini più famosi sono due: la ciriola, dalla forma allungata e pieno di mollica e, appunto, la rosetta che invece non possiede la mollica ma è un panino soffiato.
Uno dei principali problemi che avevano i mastri fornai nel passato era che il pane tendeva a indurirsi e compattarsi in poco tempo. La farina integrale e il lievito madre di un tempo non permettevano di mantenere il pane morbido troppo a lungo.
Così i fornai presero spunto da un particolare tipo di pane austriaco, il kaisersemmel, che veniva realizzato con il lievito di birra e non presentava mollica al suo interno, ossia era soffiato. Proprio questa peculiarità gli permetteva di restare morbido più a lungo e sempre molto leggero.
Chi ama fare il pane in casa sicuramente avrà provato a realizzare anche le rosette anche se, va specificato, che la preparazione di questo particolare panino non è semplice.
Per prima cosa, ad esempio, è necessario sapere che per realizzare le rosette bisogna utilizzare la farina bianca, il lievito di birra, secco o fresco e del malto, da impastare insieme all’acqua per ottenere un impasto sodo.
Le rosette, come molti altri tipi di pane, presentano una doppia fase di impasto: durante la prima fase si realizza un impasto rigido e poco elastico. Con la fase successiva, aggiungendo acqua e farina si ottiene una pasta più elastica, da stendere e lavorare in palline alle quali poi dare la forma tipica della rosetta.
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