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Gofri e Miasse, street food da non perdere!

Quando si pensa al Piemonte, la mente corre subito alla deliziosa bagna cauda, al brasato e al bollito misto. Tuttavia, c'è un mondo di sapori nascosti da scoprire, come le irresistibili Miasse e i Gofri, che meritano di essere conosciuti e assaporati.

Marta Levo

Esplorando il gusto autentico del Piemonte: Gofri e Miasse, street food da non perdere!

Quando si pensa al Piemonte, la mente corre subito alla deliziosa bagna cauda, al brasato e al bollito misto. Tuttavia, c'è un mondo di sapori nascosti da scoprire, come le irresistibili Miasse e i Gofri, che meritano di essere conosciuti e assaporati.

Gofri e Miasse potrebbero essere catalogati come il tipico street food piemontese, ovvero “cibo da strada”.

Lo street food, anche se sembra essere un trend recente, ha in realtà origini molto antiche.

Le tracce di cibo preparato, cucinato e servito per strada risalgono agli albori della nostra civiltà. I greci infatti definivano questa usanza egizia.

Quindi, anche l’Italia e in particolar modo, il Piemonte, non ha potuto non cedere al richiamo dello street food proponendo le due prelibatezze sopracitate.

Quando si parla dei Gofri, si intende una deliziosa cialda croccante a nido d'ape spessa poco meno di un centimetro e con un diametro di 22/23 centimetri. Questa incarna l'essenza di una tradizione tramandata con saggezza alpina. Il suo caratteristico aroma, la fragranza dell'impasto e il suo colore sono frutto di gesti sapienti radicati nel tempo. Al primo assaggio, si svela la perfetta armonia tra la croccantezza esterna e la morbidezza interna, regalando al palato un'esperienza di gusto straordinaria.

I Gofri hanno una storia che risale ai ferri belgi del 1700, originati per la preparazione delle gaufres. Per preparare i Gofri sono necessari farina, acqua e lievito.

Il procedimento della preparazione è il seguente:

  • Preparare la pastella inizia sciogliendo il lievito di birra in acqua tiepida.
  • Aggiungere la farina, utilizzando una miscela tradizionale di farina di frumento e farina di segale in parti uguali, e un pizzico di sale.
  • Lasciare lievitare la miscela in una ciotola coperta per almeno 3-4 ore.
  • Dopo il periodo di lievitazione, preriscaldare la piastra.
  • Ungere entrambi i lati strofinando con un pezzo di lardo infilzato su una forchetta.
  • Versare l'impasto sulla piastra calda, distribuendolo uniformemente.
  • Chiudere la piastra e cuocere il gofri per circa 6 minuti, girandolo a metà cottura se si utilizza una piastra tradizionale capovolta sul fornello.

Al termine della cottura, il gofri dovrà risultare dorato e croccante. Per mantenere intatta la sua fragranza, si consiglia di consumarlo caldo.

Le possibilità di farcitura sono infinite, da dolci a salate, rendendo i Gofri un'opzione ideale per un pasto veloce, frugale e di altissima qualità.

L'arte di preparare i Gofri è una tradizione ancora viva, poichè tramandata attraverso le storie degli anziani che ricordano con affetto le giornate di festa, quando le donne accendevano i fuochi e scaldavano le padelle, dando così inizio a danze di sapori irresistibili.

La storia delle Miasse affonda invece le proprie radici nel Medioevo.

Questi sottili e croccanti cialde erano, in un'epoca passata, sostituto del pane, ma spesso diventavano anche un delizioso piatto unico.

Per realizzarle sono solo necessari:

  • 250 g di farina di granturco,
  • 1 uovo,
  • 1 pizzico di sale,
  • acqua q.b. 
  • olio per friggere.

Pochi sono i passaggi per replicare la ricetta:

  • In una ciotola, bisogna setacciare la farina di granturco con l’obiettivo di eliminarne eventuali grumi e ottenere una consistenza più fine.
  • Dopo va aggiunto un pizzico di sale e in seguito va formato un cratere al centro della farina.
  • Si rompe l'uovo nel centro del cratere e inizia a mescolare gradualmente incorporando la farina dal bordo.
  • Si continua mescolando e aggiungendo acqua poco per volta fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo. La consistenza dell'impasto dovrebbe essere simile a quella di una crema pasticcera.
  • Si lascia riposare l'impasto per circa 30 minuti a temperatura ambiente.
  • A questo punto si scalda abbondante olio in una padella profonda e quando l'olio è ben caldo, va versato un mestolo di impasto nell'olio caldo, facendo attenzione a non sovraccaricare la padella.

Le Miasse sono pronte quando diventano dorate e croccanti. La cottura può richiedere indicativamente circa 2-3 minuti per lato. Una volta pronte vanno scolate su carta assorbente per eliminare l'eccesso di olio et voilà.

Possono essere gustate e farcite con formaggi, prosciutti o salami, oppure, per chi predilige la versione dolce, possono essere abbinate a crema di nocciole, marmellata o cioccolato.

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