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Bacari di Venezia: il nostro tour

Molto più di un'osteria, tra "ombra" e "cicheto". Vi facciamo scoprire alcuni dei bacari da non perdere per un viaggio nel cuore autentico della città

Lucia Cerrato

VENEZIA. Immersi nel cuore di Venezia, si nascondono gioielli gastronomici intrisi di storia e vitalità popolare: i "bacari". Ma che cosa si intende esattamente per bacaro? Un luogo tanto semplice quanto incantevole dove l'anima veneziana emerge attraverso la convivialità, il cibo e il vino.

Il bàcaro, a prima vista, può sembrare una modesta osteria, ma è molto di più. Con il suo arredo rustico e genuino, accoglie gli ospiti con un'atmosfera familiare e autentica. Qui, le tante sfaccettature di Venezia si fondono: il bicchiere di vino, chiamato "ombra," accompagna piccoli bocconcini di cibo noti come "cicheti." Questi deliziosi assaggi, esposti in vetrina sul bancone, rappresentano un percorso culinario che spazia dalle classiche polpette alle prelibatezze a base di pesce, come le sarde in saòr e il baccalà mantecato. La varietà di crostini e fritti, arricchiti da ingredienti sorprendenti, aggiunge un tocco di creatività a questa esperienza gastronomica.

Ma il vero segreto di un autentico bàcaro è la sua anima veneziana. Qui, la tradizione dell'ospitalità prende vita grazie alla presenza costante degli abitanti del luogo. I veneziani, custodi del vero spirito del bàcaro, si riuniscono per discutere delle varie vicende della vita, ridere e condividere momenti di allegria sotto l'attenzione affettuosa dell'oste. Il termine "bàcaro" potrebbe persino derivare dall'espressione locale "far bacara," che significa fare festa e divertirsi.

Intrigante è l'origine dei nomi stessi dei protagonisti di questa esperienza: "ombra" e "cicheto." L'ombra trova le sue radici nei venditori ambulanti di vino di Piazza San Marco, che seguivano l'ombra del campanile per preservare la freschezza della loro preziosa merce. Il cicheto, invece, si lega al latino "ciccus," che significa "piccola quantità," evolvendosi nell'italianizzato "cicchetto." Questi piccoli capolavori culinari offrono un'esplosione di sapori, riportando in vita la storia di secoli di tradizione veneziana.

L'essenza stessa di questo nomadismo gastronomico è quella di camminare leggeri, di entrare per gustare e assaporare i cicheti che si presentano in tutta la loro deliziosa varietà. Partecipare a questo rito veneziano significa abbracciare l'inaspettato, poiché ogni Bàcaro ha i suoi affezionati clienti e si apre al mondo con la sua unica atmosfera.

Così, oggi, ti invitiamo a intraprendere un viaggio nel cuore autentico di Venezia attraverso il nostro "bacaro tour" che ti condurrà alla scoperta dei bacari più genuini e amati dalla comunità locale, dove l'essenza di una Venezia autentica si manifesta.

Se il vostro cammino vi porta da Piazzale Roma, non potete non cominciare il vostro Bacaro tour da due capisaldi, situati uno accanto all’altro.

BACARETO DA LELE (Fondamenta dei Tolentini, 183)

Qui, nel pittoresco angolo del campo dei Tolentini, Fabio è l'anima di questo piccolo rifugio, serve ombre e paninetti straordinari, mentre il prezzo e l'atmosfera accogliente incantano i clienti. Salame, formaggio, porchetta con o senza senape, mortadella, carciofini, coppa, prosciutto crudo e funghi e tanto altro: ogni morso è un'esplosione di sapori sulle papille gustative.

ARCICCHETTI BAKARO (Campo dei Tolentini)

A fianco troviamo l'Arcicchetti, il quale brilla per i suoi cicchetti irresistibili con un prezzo competitivo di 1 euro ciascuno. Lardo con salsa di fichi e noci, baccalà mantecato superbo: ogni boccone è un gustoso viaggio. Gli spritz equilibrati e ombre di qualità completano questa piacevole esperienza.

OSTERIA AI PUGNI (Fondamenta Gherardini, Dorsoduro 2836, contatti: https://www.instagram.com/osteria_ai_pugni/ )

Non lontano troviamo un tesoro nascosto lungo la Fondamenta Gherardini nel Dorsoduro. Lì, vicino a Campo Santa Margherita, la vita universitaria fiorisce e un'iconica barca-fruttivendolo si posa sulle acque dei canali, dipingendo un ricordo tangibile di un'epoca passata. Qui, un bancone vi accoglie con cicchetti appetitosi, paninetti con affettati, baccalà mantecato, gli affettati sott'olio, la mozzarella e le acciughe, l'insalata russa e la mortadella, per citarne alcuni.

Prezzi: 1,50 euro a cicchetto, calici a partire da 4 euro

ENOTECA SCHIAVI (Fondamenta Nani, 992, contatti: https://www.cantinaschiavi.com).

Nascosta appena al di fuori delle vie turistiche, l’Enoteca Schiavi si erge nel labirinto di vicoletti veneziani. Unendo l'atmosfera di un'osteria e l'eleganza di un'enoteca, questo luogo offre un luogo di sosta ideale per un buon bicchiere di vino e deliziosi cicchetti che rapiscono il palato, preparati quotidianamente dalla signora Alessandra. Senza sedie, l'esperienza si svolge rigorosamente in piedi, un tributo all'autenticità di questa tradizione.

ROSTICCERIA GISLON (Calle de la bissa, 5424 - Campo S. Bartolomeo, contatti: https://www.instagram.com/rosticceria_san_bartolomeo/)

Nella vivace zona di Rialto, la Rosticceria Gislon brilla come un punto di riferimento per un delizioso spuntino al volo. Situato strategicamente, questo locale senza pretese accoglie lavoratori veneziani e viaggiatori alla scoperta di autenticità tra i fritti, le mozzarelle in carrozza, gli arancini di riso, le polpette e altre delizie a prezzi vantaggiosi. Tuttavia, rimane il baccalà mantecato, uno dei piatti tipici della cucina veneziana, a emergere sulle altre proposte.

BACARANDO CORTE DELL'ORSO (Corte Dell' Orso 5495 Venezia, contatti: https://www.bacarando.com)

Il Bacaro tour prosegue in questo luogo in cui la storia dell’attività, così come quella delle persone che la costituiscono, è fatta da padri, nonni e avi. Andando a ritroso nel tempo si trovano infatti testimonianze di locande che si sono susseguite nei secoli, vantando radici che risalgono al Quattrocento e al Cinquecento.

La tradizione di convivialità e ospitalità è la regola. Non è affatto casuale che di fronte al bancone si mescolino clienti abituali e viaggiatori, volti noti da sempre e nuove espressioni. Il termine stesso "cicchettare" prende vita qui, attraverso cicchetti che raccontano storie di tradizione e gusto, in un ambiente caldo. Per un veneziano, “cicchettare” vuol dire uno spuntino “rompi-appetito”, che si accompagna solitamente con una buona “ombra” di vino.

BAR DELL'ARCO (Calle dell’Occhialer)

La famiglia Pinto porta avanti la tradizione presso il Bar dell'Arco, arricchendo la selezione di cicchetti con creatività, introducendo accostamenti particolari. Tra baccalà mantecato, crostini e paninetti, non possiamo non menzionare la specialità della casa: il "francobollo", un tramezzino ben imbottito che incarna la generosità della cucina veneziana.

CANTINA DO MORI (Calle Do Mori, 429)

Tra i bàcari più antichi di Venezia si distingue la leggendaria Cantina do Mori. Gestito con maestria dall'oste Sergio, questa osteria ha una storia avvolta nel mistero, poiché si narra che fosse il luogo in cui il giovane Casanova organizzava i suoi primi appuntamenti amorosi. Ancora oggi, la Cantina do Mori brilla come uno dei bàcari più vivaci e amati della città. L'atmosfera accattivante, con damigiane e rami in bella vista, cattura il cuore di chiunque varchi la soglia.

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