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Bere

Un rito irrinunciabile tutto all’italiana: l’aperitivo

Non è solo un semplice momento di relax ma una pratica antichissima che ha attraversato i secoli. Vediamo le tappe principali e come sono nati i vari tipi di aperitivo nel tempo

Marta Levo

Se c'è una tradizione che incarna perfettamente l'anima conviviale e colorata dell'Italia, è proprio l'aperitivo. Un rituale che va al di là del semplice brindisi: quello dell’aperitivo è un'esperienza che fonde storia, cultura e il piacere di stare insieme.

L'aperitivo non è solo un semplice momento di relax: è una pratica antichissima, addirittura radicata nella storia dell'Impero Romano. I banchetti romani prevedevano il servizio di una bevanda alcolica amara prima della cena per stimolare l'appetito degli ospiti. Una tradizione che ha aperto la strada all'aperitivo moderno, con la sua capacità di aprire i cuori e preparare lo stomaco per il banchetto.

Ad oggi sappiamo che il tradizionale aperitivo coincide con un vero e proprio preludio alla cena. Si consuma prima di andare a cena, solitamente lo si fa al bar.

Il 1786 segna una svolta nella storia dell'aperitivo, grazie a Antonio Benedetto Carpano di Torino. Lui è il creatore del primo liquore da aperitivo: il Vermouth. Apprezzato da Vittorio Emanuele II, il Vermouth diventa la bevanda reale e simbolo dell'aperitivo della nostra penisola. Questo elisir aromatico diventa il compagno perfetto per piatti ricchi di prodotti tipici piemontesi.

Dalla magica Torino, l'aperitivo si diffonde rapidamente in tutta Italia, con Milano in prima linea. Qui nasce l'Amaro Ramazzotti, un alcolico a base di erbe aromatiche che conquista il cuore di tutti. A seguire, il Bitter Campari entra in scena, con il suo gusto amaro pensato come digestivo a fine pasto. Il Martini Bianco, un Vermouth raffinato a base di moscato ed erbe aromatiche, completa la trilogia di liquori che diventano protagonisti indiscussi nei caffè italiani.

Tra gli altri cocktail nati nel nostro paese che da sempre accompagnano il momento dell’aperitivo troviamo: l’Americano, un drink creato alla fine dell’800 in onore di Primo Carnera, un pugile italiano che viveva negli Stati Uniti. Questo è a base di vermouth rosso, soda e bitter.
Una sua variante è il Negroni, ideato a Firenze da Luigi Scarselli negli anni ‘20 e dove il gin sostituisce la soda. Si crede che a seguito dell’errore di un barman che doveva eseguire questo cocktail, nacque poi il Negroni Sbagliato, con lo spumante al posto del gin.
Si pensa però che il “padre” di questi due drink sia il Mi-To, un drink meno conosciuto nato per celebrare l’autostrada che legava Milano a Torino e a base di Campari e Vermouth, serviti in coppa senza ghiaccio.
Negli anni ’60 fu infine creato il Martini Dry, un cocktail molto apprezzato fatto con gin e vermouth che rivisita il drink Martinez. Questi famosi aperitivi hanno un forte gusto amaro e sono dei veri banchi di prova per tutti i barman italiani.
Molto apprezzati sono anche lo Spritz, un alcolico veneziano con vino bianco o prosecco, Aperol, acqua frizzante e ghiaccio, e il Bellini, fatto con vino bianco frizzante, polpa frullata e succo di pesca bianca.

Nel XX secolo si è vissuto un nuovo capitolo per l'aperitivo, con l'adattamento allo stile anglosassone dell'happy hour. Nasce così l'aperitivo italiano moderno, con l'idea dell'happy hour come mossa commerciale per attrarre clienti tra le 18 e le 20.

I cocktail da aperitivo vengono proposti assieme del cibo ad un prezzo conveniente.  Le bevande sono abbinate a semplici stuzzichini salati oppure ad assaggi di salumi e formaggi, ma anche a pietanze fritte, tramezzini, cracker abbinanti a salse, bruschette, risi freddi o a piccole porzioni di pasta.

L'imprenditore milanese Vinicio Valdo innova ulteriormente lanciando per primo l'apericena, una versione ibrida dell’aperitivo in cui si mangia di più poiché spesso si presenta ai clienti nella formula a buffet.

La storia dell'aperitivo ha attraversato i secoli, arrivando fino ad oggi, mantenendo con fierezza la sua magia intatta. La peculiarità di questo rito è la sua capacità di ricreare attimi di totale relax, permettendo alle persone di svuotare la mente, conversare e svagarsi.

L'aperitivo è un'arte italiana che ha conquistato il mondo, trasformando un semplice brindisi in un'esperienza unica, dove storia e gusto si fondono in un abbraccio caloroso. E così, tra un sorso di Vermouth, un assaggio di Bellini e la compagnia degli amici, l'aperitivo continua a evolversi, mantenendo viva la tradizione che rende l'Italia, ancora una volta, una perla unica nel mondo.


 


 

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